giovedì 30 ottobre 2008

un fuoco di puglia..







Oggi è stata l'ennesima giornata di protesta, l'ennesima dimostrazione di dissenso, l'ennesimo tentativo di manifestare un disagio, non ho altre formule per fotografare tutto quello che è successo. Una protesta genuina, non violenta, apartitica e trasversale.
Senza architetture sociali, religiose, baronali, solo un fiume di menti pensanti, futura classe dirigente, ma soprattutto futura classe reggente!
E' emerso un punto fermo, siamo in tanti, forti e motivati, ma dall'altro lato inizia a venire a galla un senso di smarrimento da parte della base a causa delle scarse idee messe in piedi dall'assemblea.
Essere in tanti non basta, bisogna diventare parte intellettuale attiva, non lasciare tutto in mano alle associazioni o a singoli elementi, porre le condizioni perchè si apra un dialogo serio tra tutte le parti sociali, accademiche e istituzionali, guardando all'entusiasmo di tanta gente che per la prima volta si espone nella vita politica universitaria come una molla, una risorsa e non un fenomeno da arginare o accontentare.
Questa è l'opinione di una parte dell'assemblea, dei ragazzi che non ragionano in termini di tessere o di consensi da portare chissà dove, chiunque raccolga questa provocazione è pregato di dire la sua, in questo posto dove non conta quanto si grida o la faccia che si ha, ma solo l'idea!

Marco Saracino.

4 commenti:

cicciobio ha detto...

sono in pieno accordo con le tue parole.
facciamo in modo che i nostri sforzo di questi giorni non vada perduto nel vento, anzi, nella bufero della disinformazione e dell'indifferenza!
sono passati ben 40 anni dai tempi d'oro della rivoluzione culturale, probabilmente ancora non ce ne siamo accorti, ma ne è in atto un'altra...
adelante

David86 ha detto...

Parole sacrosante le tue!Anch'io sono convinto che la protesta non riguardi solo il decreto, la Gelmini, la politica del governo in merito alla scuola e all'università ma sia qualcosa di più grande che vada a toccare temi e questioni più alte. Penso e credo che sia un tentativo di far sentire la propria voce in un' Italia, specie quella politica, che reputa i giovani troppo stupidi anche solo di farsi un'idea e prendere posizione di fronte ad una legge!
Il corteo di stamattina dev'essere davvero l'inizio. Dobbiamo essere tanti come oggi, attivi, e soprattutto (e in questo mi rivolgo alle associazioni) ben organizzati!

Anonimo ha detto...

effettivamente dall'assemblea post-manifestazione è emersa una certa incapacità a fare una propria proposta, escludendo gli interventi delle associazioni. io stesso non ho preso la parola.
probabilmente il movimento leccese - o l'onda, che pare suoni meglio - è nato in ritardo proprio per l'incapacità nostra, di gran parte degli studenti "non associati", di muoversi autonomamente e unirsi, discutendo e proponendo, alle associazioni studentesche che comunque, siamo favorevoli o no alle loro posizioni, si stanno muovendo già da un pezzo(non ho per questo apprezzato gli attacchi gratuiti alle associazioni).
ragazzi, SMETTIAMOLA DI DELEGARE e cerchiamo di far convergere tutte le nostre forze per riprenderci ciò che ci spetta di diritto: il diritto ad un'istruzione pubblica di alto livello.
e che sia chiaro, questo è prima di tutto uno sfogo personale, un'autocritica, ma anche un messaggio che vuol essere propositivo.
solo uniti, compatti e numerosi si può tenere in vita questo movimento/onda di contestazione che altrimenti morirebbe sotto i colpi dei silenzi e delle storture del sistema mediatico. e noi saremo i primi a pagarne le conseguenze.
come diceva giorgio gaber, "LIBERTA' è PARTECIPAZIONE", (cito gaber per darmi un tono!!!)

un abbraccio a tutti.

AMEN

- FINE SFOGO -

Fabrizio ha detto...

Ragazzi non ci fermiamo, continuiamo a sperimentare altre forme di protesta!!!