aula magna del Codacci Pisanelli (ex-Ateneo)
Ma l'azione degli studenti leccesi è già cominciata da giorni. Già nella notte di ieri oltre mille persone hanno aderito alla "Notte in bianco" indetta dal Coordinamento studentesco per l'Istruzione pubblica per "dire no" alla riforma del triangolo Tremonti-Brunetta-Gelmini. Il concentramento, avvenuto intorno alle 24:00 in piazza Sant'Oronzo, si è poi sviluppato in un corteo che ha attraversato le vie del centro storico della città. Migliaia di orecchie d'asino – prototipi modello della nuova università targata Maria Stella Gelmini - hanno sfilato in difesa dell'istruzione pubblica e del diritto allo studio, principi che questo governo sta distruggendo.
Anche Lecce, così, si unisce di fatto al massiccio movimento di protesta che in questi giorni sta attraversando il Paese e che vede in prima fila tutte le componenti del mondo accademico, dagli studenti ai rettori passando per i docenti di prima e seconda fascia.
A questo proposito ci piacerebbe conoscere la posizione ufficiale del rettore dell'Università del Salento, Domenico Laforgia, e del corpo docente, per gran parte ancora silente rispetto alle tematiche in questione. Ebbene ricordare, infatti, che la legge Tremonti coinvolge anche la docenza, soprattutto per quanto riguarda il blocco del turn-over - per ogni cinque docenti in pensione soltanto uno ne viene assunto - e il taglio dei fondi che porterà inesorabilmente alla chiusura di molti corsi di laurea.
L'occasione per capire quali sono le posizioni e le rispettive iniziative che ogni componente del tessuto accademico intende adottare nei prossimi giorni è data, appunto, dall'assemblea plenaria di domani e che, ricordiamo, vedrà la partecipazione di studenti medi, universitari, ricercatori, dottorandi, personale tecnico amministrativo e corpo docente.
Il coordinamento per l'istruzione pubblica
le foto della contestazione di ieri..
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